deprivati della previdenza
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Messaggio  Admin Gio Gen 26, 2012 5:57 pm

Buongiorno a tutti.
La mia situazione ha dell'incredibile!!!!
Allo Stato Civile del Comune sono stato dichiarato di essere nato il 1° Gennaio 1952 (anche se in realtà la mia effettiva nascita è stata il 31 Dicembre 1951).
Sessanta anni fa queste cose avvenivano frequentemente per il fattore "militare"... si partiva un'anno dopo.
I miei genitori pensavano di agevolarrmi....e invece guarda quali conseguenze subisco con la riforma messa in atto dalla piagnucolona.
Non avendo compiuto 60 anni entro il 31/12/2011 e di conseguenza non avere il requisito della solo età (SOLAMENTE PER 1 GIORNO) non potrò andare in pensione come era previsto dalle finestre mobili che mi avrebbero consentito andarci a Maggio del 2013.
Si parla tanto di EQUITA' - ma che equità c'è se una persona che è nata alcune ore prima di me può andare in pensione a breve mentre io debbo aspettare altri SEI ANNI.
Mi chiedo, non sarebbe stato più sensato includere tutti i nati nel 1952 in un sistema GRADUALE di uscita dal lavoro?
Un caro saluto..
nino52

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Messaggio  Luigi52 Lun Gen 30, 2012 6:08 pm

Admin ha scritto:Buongiorno a tutti.
La mia situazione ha dell'incredibile!!!!
Allo Stato Civile del Comune sono stato dichiarato di essere nato il 1° Gennaio 1952 (anche se in realtà la mia effettiva nascita è stata il 31 Dicembre 1951).
Sessanta anni fa queste cose avvenivano frequentemente per il fattore "militare"... si partiva un'anno dopo.
I miei genitori pensavano di agevolarrmi....e invece guarda quali conseguenze subisco con la riforma messa in atto dalla piagnucolona.
Non avendo compiuto 60 anni entro il 31/12/2011 e di conseguenza non avere il requisito della solo età (SOLAMENTE PER 1 GIORNO) non potrò andare in pensione come era previsto dalle finestre mobili che mi avrebbero consentito andarci a Maggio del 2013.
Si parla tanto di EQUITA' - ma che equità c'è se una persona che è nata alcune ore prima di me può andare in pensione a breve mentre io debbo aspettare altri SEI ANNI.
Mi chiedo, non sarebbe stato più sensato includere tutti i nati nel 1952 in un sistema GRADUALE di uscita dal lavoro?
Un caro saluto..
nino52

Ciao Nino,
dalle tue parole deduco che sei tuttora in attività quindi non usufruisci di alcun sostegno al reddito. Non che questo possa essere un demerito o peggio una colpa; semplicemente sei forse più sfortunato di altri ma conservi il lavoro (fino a quando?) e con esso il reddito, cosa che invece rischia seriamente di venir negata a quelli del 52 che, come me, fiduciosi della tutela sindacale e delle parole dell'azienda, hanno concordato un'uscita anticipata che, rammento lucidamente le parole usate, avrebbe congelato i diritti nei termini delle leggi vigenti. La questione non è tra chi sia nato a Capodanno piuttosto di chi sia nato a Ferragosto; la questione è che, da una ventina d'anni, tutti si stanno adoperando per ridurre il Sud Europa a livelli da Terzo Mondo e la linea di demarcazione è stata tracciata proprio sulla testa di quelli della nostra classe. Tu hai mille ragioni a recriminare ma le lamentazioni, stanne pur certo, sono state ampiamente messe in conto (e non solo quelle) e non sortiranno effetto alcuno se non qualche parziale e insignificante aggiustamento in ottica elettorale. Se una colpa si può ascrivere a lavoratori e pensionati, è quella di aver creduto che le conquiste sociali fossero inalienabili e per questo abbiamo delegato la difesa dei diritti a partiti, sindacati, patronati e quant'altri. Purtroppo, e la Storia ce lo dice chiaramente, non è così: non si difendono i diritti pensando all'oggi senza guardare al domani ed è proprio questo che stiamo facendo noi e i nostri figli.
La Libertà e il benessere sono stati conquistati a caro prezzo dai nostri padri e noi le abbiamo sperperate correndo dietro alle falene, mentre altri già operavano alle nostre spalle per rigettarci in quel volgo dal quale, in realtà, non siamo mai usciti se non per brevi attimi.
Il corso della Storia cambierà pure ma non credo che io e te avremo ancora il tempo per gioirne: la Storia ha i suoi tempi, che raramente coincidono con i nostri. Noi però possiamo ancora avere un compito da assolvere: quello di aprire gli occhi ai nostri figli, di ricondurli alla ragione, di offrirgli una strada diversa da quella della sudditanza. Per raggiungere lo scopo non c'è altra via che iniziare a capire che siamo tutti sulla medesima zattera alla deriva.

Luigi52

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